“In queste ore è stato isolato il nuovo coronavirus dall’Istituto Spallanzani“. Lo annuncia il ministro della Salute Roberto Speranza durante una conferenza stampa all’Istituto Spallanzani di Roma.
“La grande professionalità dei nostri medici, biologi e ricercatori – ha dichiarato Roberto Speranza, ministro della Salute – ci fornisce ulteriori strumenti di contrasto per fronteggiare questa emergenza sanitaria, e conferma la qualità e l’efficienza del nostro Servizio Sanitario Nazionale su cui dobbiamo”.
Sono tre donne del sud Italia le ricercatrici dell’istituto Lazzaro Spallanzani di Roma riuscite a isolare il nuovo coronavirus, una svolta fondamentale nello sviluppo di terapie e possibili vaccini. A capo del laboratorio di Virologia dell’ospedale la dottoressa Maria Rosaria Capobianchi.
Nata a Procida (Napoli) 67 anni fa, laureata in scienze biologiche e specializzata in microbiologia, dal 2000 lavora allo Spallanzani e ha dato un contributo fondamentale nell’allestimento e coordinamento della risposta di laboratorio alle emergenze infettivologiche in ambito nazionale.
Con lei lavora la giovane ricercatrice molisana Francesca Colavita, 30 anni. Da 4 anni lavora nel laboratorio dopo diverse missioni in Sierra Leone per fronteggiare l’emergenza Ebola. La terza donna è Concetta Castilletti, 57enne nata a Ragusa, responsabile della Unità dei virus emergenti (“detta ‘mani d’oro’, ha raccontato il direttore dell’Istituto Giuseppe Ippolito), specializzata in microbiologia e virologia.
L’equipe è poi completata da Fabrizio Carletti, esperto nel disegno dei nuovi test molecolari, e Antonino Di Caro che si occupa dei collegamenti sanitari internazionali.