“Davanti alla crisi la risposta delle istituzioni europee e’ stata forte e tempestiva e l’Italia e’ tra i paesi che piu’ ha speso per sostenere la propria economia e le sue imprese”. Lo ha detto il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, nella sua relazione alla commissione Politiche Ue della Camera dei deputati.
“Di fronte a questa incertezza, dobbiamo fare i conti con un fatto positivo” e cioe’ il fatto che “la reazione europea, delle istituzioni europee e della Bce, e’ stata piuttosto forte e tempestiva. E certamente di dimensioni senza precedenti. Questo puo’ aver contribuito a un cambio di atteggiamento nelle opinioni pubbliche verso l’Ue”, ha detto.
“Da meta’ marzo, ci sono state tre ondate di misure che hanno caratterizzate le istituzioni europee. La prima, a meta’ marzo, il programma per la pandemia della Bce che ha stabilizzato i mercati sul piano finanziario e dall’altro due decisioni storiche della Commissione europea: la clausola che sospende” le regole del Patto di stabilita’ e di crescita “e la sospensione delle regole sugli aiuti di Stato”.
Queste “sono decisioni liberatorie”, per Gentiloni, perche’ hanno consentito a “ciascun paese di utilizzare le proprie forze in termini di bilancio, di risorse, a sostegno di imprese ed economia”. “Questa reazione c’e’ stata, ha portato a oltre il 4 per cento del Pil in spese discrezionali e annullamento di tasse e oltre il 25 per cento del Pil europeo in spese di garanzia di liquidita'”, ha ricordato il commissario, sottolineando che si tratta di “una cifra molto, molto consistente”. E “l’Italia e’ stata tra i paesi che, nonostante il proprio debito, ha speso di piu'”.