“Tribunale per i minorenni di Napoli, stamattina, giunto il mio turno per la discussione di una causa, il neo magistrato onorario mi chiede di esibire il tesserino di avvocato, lo faccio. Stupita o stupida, mi chiede se sono avvocato, poi ancora, mi chiede se sono laureato. Vi giuro che non è una barzelletta”. E’ quando denuncia su Facebook l’avvocato Hilarry Sedu, primo legale nero eletto, nel febbraio del 2019, al consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli.
“Impulsivo come sono – aggiunge -, ero tentato di insultarla, ma ho voluto mettere avanti il bene della causa da trattare, perché ne vale della vita della mia assistita e della sua bambina.
No, non è razzismo, è solo idiozia. È la incompetenza di un organo amministrativo che non sa scegliere i componenti privati in ausilio della macchina giustizia.
Comunque, cara giudice (onorario) sono anche Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Napoli”.
Arrivato con i suoi genitori dalla Nigeria in Italia, a Castelvolturno, a soli sei mesi, Hilarry Sedu è diventato nel frattempo cittadino italiano, ha giocato a calcio indossando la maglia della Salernitana (lo frenò un brutto infortunio al ginocchio), è sposato con una collega ed ha due figli. Da quando è avvocato ha continuato a difendere e tutelare i tanti migranti “invisibili” di Castel Volturno, da decenni in Italia ma senza diritti, con figli nati in Italia ma senza cittadinanza e alcun riconoscimento.