Prolungata di altri 45 giorni la custodia cautelare in carcere di Patrick George Zaky, lo studente egiziano dell’Università di Bologna da 5 mesi in carcere in Egitto per propaganda sovversiva. A riferirlo all’Ansa al Cairo una sua legale, Hoda Nasrallah. La decisione del tribunale del Cairo era attesa in giornata.
Dopo mesi, è apparso in aula con i suoi legali che hanno definito buone le sue condizioni. Arrestato a febbraio al Cairo, dove si era recato per far visita alla famiglia, dal 7 marzo le udienze sono state rinviate e la sua detenzione è stata rinnovata di mese in mese senza che il ricercatore potesse vedere i suoi avvocati.
Le reazioni alla notizia sono state immediate. Tra tutti Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, che all’Ansa ha dichiarato: “Ieri era stata una sorpresa e oggi una pessima sorpresa. Nessuno aveva particolare ottimismo, però il fatto che fosse accaduta una cosa imprevista faceva sperare in un esito diverso. Adesso – aggiunge – disincrociamo le dita, tiriamoci su le maniche e torniamo a fare quello che abbiamo fatto negli ultimi cinque mesi e mezzo, ovvero premere sulle autorità egiziane e naturalmente su quelle italiane perché Patrick sia rilasciato e continuare a mobilitare la rete dedicando a Patrick iniziative reali e virtuali”. “La cosa certa – sottolinea Noury – è che nonostante sia agosto, e nonostante questi 45 giorni, Patrick non verrà dimenticato. Abbiamo una minuscola consolazione: che è vivo, integro, e sta abbastanza bene”.